Matrimonio Civile, tutto quello che devi sapere

Matrimonio Civile

Matrimonio Civile, tutto quello che devi sapere

Il Rito civile

La cerimonia civile celebra un’unione laica, ma altrettanto forte rispetto a quella religiosa e, come quest’ultima, ha alcune regole precise e imprescindibili, pena la mancata validità legale dell’unione.

Anche in quei Paesi in cui la cerimonia civile assume connotati più… “di colore” (basti pensare ai matrimoni celebrati a Las Vegas, per esempio), un certo protocollo va seguito altrimenti il matrimonio non è valido.

Tra le regole da seguire per essere a posto con il codice civile, non ci sono quei comportamenti derivati dalla tradizione e che siamo portati a credere obbligatori. Per la maggior parte sono derivati da tradizioni antecedenti le nostre leggi e perfino la religione cattolica: il “può baciare la sposa” o l’uso di varcare la soglia in braccio allo sposo.

Non si tratta di elementi indispensabili per la regolarità dell’unione, ma sono imprescindibili per realizzare il matrimonio che sogni da sempre.

Diversi riti del matrimonio civile

Per rendere davvero unico il tuo matrimonio civile, puoi arricchirlo di uno tra i molti riti simbolici che darà un tocco esotico e suggestivo alla tua cerimonia.

Rito della sabbia

Gli sposi hanno in mano un vaso ciascuno. Ambedue i vasi contengono sabbia, ma di due colori diversi.
Gli sposi dovranno inserire contemporaneamente la sabbia dentro un terzo vaso più grande.

La sabbia si mescola, creando amalgami colorati che rappresentano la vostra unione.

Potrai tenere il vaso in bella vista nella vostra casa, a ricordarti sempre di quanto speciale sia la vostra unione.

Rito delle candele

Si procede al rito dopo lo scambio degli anelli: ciascuno degli sposi prende una candela accesa. Le due candele insieme ne accenderanno un terza più grande che simboleggia l’unione della coppia, la fiamma del loro amore.

L’officiante spiega il rituale a ogni passo della realizzazione, soffermandosi sul suo vero significato.

Anche gli ospiti possono essere coinvolti con letture di testi ad hoc.

Questo rito si presta molto bene allo scambio di promesse tra gli sposi.

Accesa la candela più grande, si spengono le due più piccole per evidenziare la formazione di una nuova famiglia l’abbandono della vecchia vita.

Alcuni lasciano accese anche le due candele più piccolo per creare un’unità tra il nuovo nucleo familiare e i precedenti.

Perché scegliere una cerimonia civile?

A sentire gli osservatori e gli istituiti demografici, il parere è unanime: il numero di matrimoni celebrati con rito civile cresce ogni anno. Persino coppie alla loro prima unione scelgono sempre di più questa formula.

Quali sono i motivi di un così crescente successo? Cosa spinge le coppie verso questa scelta?

Secondo le statistiche (e la nostra esperienza) ci si sposa in Comune nei casi in cui:

  • uno degli sposi non abbia ottenuto l’annullamento da parte della chiesa
  • le diverse religioni degli sposi non ne consentono l’unione
  • avversione alle religioni e/o ai loro riti

In ogni caso, come già detto, il matrimonio civile è un atto serio, importante, non secondo a quello religioso, tanto che ne comporta identici diritti e doveri, salvo quelli specifici della religione e l’indissolubilità dell’unione.

Tra i doveri vi sono infatti l’obbligo giuridico alla fedeltà e il mutuo soccorso.

Vantaggi del matrimonio civile

Ci sono diversi punti a favore della scelta di celebrare il rito civile anziché quello religioso:

  • durata inferiore della cerimonia
  • dettami meno vincolanti del galateo (puoi scegliere l’abito perfetto per te, senza preoccuparti della lunghezza, del fatto che lasci scoperte gambe o spalle o di eventuali trasparenze. E lo stesso potranno fare i tuoi ospiti)
  • massima personalizzazione dell’evento (puoi scegliere la marcia nuziale che preferisci, puoi far declamare ai tuoi ospiti discorsi, ricordi o poesie, puoi intervenire in prima persona facendo un discorso o scambiandoti le promesse col tuo sposo)
  • non sarai legata ai tempi della sala comunale (solitamente il luogo scelto sarà a tua disposizione per tutto il giorno)
  • azzeramento dei tempi di trasferimento dal luogo della cerimonia a quello dei festeggiamenti

 

Matrimonio civile, dove si può celebrare?

Il matrimonio civile si può celebrare nelle sale comunali o in un luogo di proprietà del comune stesso.

Nel caso di matrimonio all’aperto, questo è possibile solo nel caso il Comune disponga di un giardino o di un parco per la cerimonia: non è possibile portare i registri comunali al di fuori del territorio del comune.

Non è quindi possibile sposarsi in una villa, in un castello, in un parco?

Sì, è possibile. La definizione di “territorio comunale” comprende anche tutti i luoghi che il Municipio ha eletto a “casa comunale”: luoghi autorizzati a celebrare matrimoni con rito civile, autorizzati a ospitare i registri per le firme di convalida del matrimonio.

Se nella tua città non trovi il posto adatto per il tuo matrimonio civile (perché non in linea con i tuoi gusti o con lo stile del matrimonio, perché non particolarmente affascinante o perché sogni di sposarti in un altro posto), puoi chiedere di celebrare la tua cerimonia in qualsiasi Comune italiano. È sufficiente presentare la delega rilasciata dall’Ufficio pubblicazioni del tuo comune di residenza.

Puoi quindi organizzare il matrimonio che desideri dove lo desideri, a condizione che il luogo sia riconosciuto come “casa comunale”.

L’alternativa è di celebrare il matrimonio autentico in comune e un matrimonio simbolico nella location da te scelta. Ovviamente quest’ultimo non avrà nessun valore legale.

Procedure burocratiche necessarie nel matrimonio civile

Grazie al nuovo Ordinamento è il Comune che deve a procurarsi tutta la documentazione necessaria, a te sarà sufficiente presentare le necessarie richieste e autocertificazioni.

  • richiesta di pubblicazione
    • va presentata all’Ufficiale di Stato Civile di uno dei comuni di residenza dei futuri coniugi
  • autocertificazioni
    • generalità
    • assenza di impedimenti parentali o di affinità
    • assenza di vincoli derivanti da matrimoni precedenti
    • dichiarazione di consapevolezza e mancanza di costrizione al matrimonio
    • assenza di interdizione mentale
    • assenza di condanne

A questo punto l’ufficiale comunale redige il processo verbale e lo sottoscrive insieme agli sposi. In seguito espone l’atto di pubblicazione (adesso ci sono anche le pubblicazioni online) per 8 giorni al termine dei quali rilascia un certificato di avvenuta pubblicazione.

Se uno dei due sposi abita in un altro comune, bisogna chiedere la pubblicazione anche nell’altro comune.

Le pubblicazioni sono necessarie affinché chiunque venga a conoscenza del matrimonio e, in caso sia a conoscenza di gravi impedimenti, possa opporvisi.

Dopo 4 giorni dalla pubblicazione, il matrimonio può essere celebrato entro 180 giorni dalla scadenza della pubblicazione, pena la decadenza di validità dei documenti.

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