05 Ott Magia di luci e di fuochi. Intervista a Cecilia Pistolesi
Fuochi artificiali d’autore
Cecilia Pistolesi, titolare di Magia di Luci e collaboratrice della Pirotecnica Benassi, da anni arricchisce di incredibili emozioni gli eventi a cui la chiamano a contribuire.
Durante questa chiacchierata scopriremo qualcosa di più su lei e il suo lavoro.
I video che compongono l’intervista integrale sono pubblicati sul nostro canale YouTube.
Fuochi artificiali tra Storia e Magia
Sei titolare di Magia di Luci e dal 2006 collabori con la La Pirotecnica Benassi, un’azienda storica dell’Appennino Bolognese fondata nel 1865.
Ci parli un po’ del tuo percorso e di questa storica famiglia Benassi?
Lavoravo già nel settore dei fuochi quando, nell’estate 2003, conobbi la famiglia Benassi a Portoferraio. L’ho conosciuta durante uno spettacolo piro musicale cui assistevo per la prima volta.
Sono rimasta affascinata da questi fuochi che andavano a ritmo di musica e, una volta sganciatami dalla persona con cui lavoravo prima, il passo è stato breve. Mi piaceva l’idea di lavorare in una fabbrica così.
Quanti personaggi della famiglia hai conosciuto nel tempo?
Ho conosciuto il papà di Giotto, Vittorio che è venuto a mancare nel 2011, compiuti però 90 anni. Lui trasmetteva la passione.
Che tipo di azienda è?
È una delle poche aziende artigianali rimaste, specialmente da Roma al nord. Sono rimasti in pochi a continuare a fabbricare e l’emozione è tanta.
Che valore ha per te lavorare in questo settore a contatto con un’azienda familiare storica? Che tipo di sensazione riesce a trasmettere?
Ti rendi conto di far quasi parte della famiglia, diciamo che mi hanno dato l’opportunità di far parte della famiglia.
Cecilia Pistolesi, maestra di luci e fuochi artificiali
Quanto tempo è necessario per programmare uno spettacolo pirotecnico classico?
Tutto dipende dal budget a disposizione, si può passare da qualche ora per un piccolo spettacolino da 1500-2000 euro, come ci possono volere tre giorni quando si comincia a parlare di spettacoli che toccano altre cifre.
E per quelli a base musicale, cui accennavi anche prima, che forse sono più affascinanti?
Gli spettacoli piro musicali generalmente hanno una durata di minimo 20 minuti. Venti minuti racchiudono 4-5 brani se non addirittura 6, quindi la lavorazione comincia a essere un po’ lunghina.
Come avviene la preparazione di uno spettacolo del genere? Le musiche le scegliete insieme al cliente e vi potete adattare a qualsiasi genere musicale o c’è qualcosa che prediligete perché riesce meglio?
Lo spettacolo è nato predisposto per la musica classica, però con l’andare del tempo, l’abbiamo adattato anche per la musica leggera o da discoteca. Ci sono poi musiche più adatte e altre meno. Si cerca di accontentare il cliente quanto di dissuaderlo se proprio non è il caso, capita anche questo.
Come avvengono le prove?
Tramite le centraline dell’impianto elettrico dei fuochi sul piro musicale, una volta che è inserita la musica prescelta, proviamo ad abbinare gli effetti. Ascoltando la musica, il computer ti fa vedere un grafico simile a quello dell’elettrocardiogramma. Ti mostra i picchi quando parte l’effetto e allora cerchi di capire se va bene o se devi dargli un attimo di anticipo o un po’ di ritardo.
Spettacoli pirotecnici tra arte e maestria
È un lavoro di precisione, è come se tu cucissi un vestito in un certo senso, no?
Esatto, un vestito su misura.
Questi spettacoli che voi realizzate per eventi sono creati in spazi grandi o non necessariamente c’è bisogno di una certa ampiezza?
Ci sono varie tipologie di spettacolo, Villa Bernardini ne è un esempio, perché alla fine lo spettacolo che facciamo nel giardino e che si vede dai filmati, è molto bello ma le distanze molto ridotte. Rientra nella categoria fuochi a terra, che possono raggiungere solo un certo tipo di calibro la cui pericolosità è molto inferiore rispetto a tipologie di fuochi che si possono fare nel parcheggio.
Realizzate eventi sia all’interno di spazi urbani che per scenografie sull’acqua o legate a particolari strutture architettoniche: quali sono le problematiche ed eventuali rischi?
Per quanto riguarda le strutture architettoniche, c’è sicuramente un maggiore impegno fisico per raggiungere la struttura, che sia un campanile o il tetto di una villa come spesso è capitato a Como a Villa Olmo. C’è una certa difficoltà a raggiungere il sito dove collocare gli artifici e l’altra difficoltà è cercare di lavorare in modo da salvaguardarne quello che hai intorno.
Quindi è una preparazione lunga in termini di tempo?
Più di un giorno di solito no, forse due se si comincia a parlare di spettacoli di un certo livello economico. A Villa Olmo forse un giorno non basta più.
Fuochi artificiali e matrimoni
Parliamo del settore Wedding: quanti matrimoni curi in un anno?
Tra Magia di Luci e Pirotecnica Benassi si passa i 60-70. Direi che è un bel risultato.
Quali esigenze hanno le vostre coppie di sposi? Che tipo di spettacoli richiedono?
Negli ultimi 2 o 3 anni ce ne sono tanti che prediligono le coreografie di fontane, fare delle scenografie piuttosto che i classici fuochi d’artificio che fanno il botto con l’apertura aerea. Molte coppie anziché il ristorante scelgono come location delle ville storiche come questa e quindi i fuochi tipo a Santa Croce non si possono fare.
Queste fontane sono una nostra produzione, non c’è niente di cinese e questa è un’altra soddisfazione. Spesso si riesce a personalizzare molto sia con i colori che con le scenografie; avere un’azienda che produce può crearti uno spettacolo su misura.
Quali sono i punti di forza di Pirotecnica Benassi con la tua esperienza e attività di Magia di luci?
Punto di forza molto importante è riuscire ad accontentare sempre tutti in quanto, se non c’è, lo facciamo.
Quindi una grande disponibilità e direi una professionalità in quello che fate…
Sì, professionalità e sicurezza sul lavoro, questa è un’altra cosa che spesso andando fuori a lavorare, se non hai un biglietto da visita che rispetta determinate caratteristiche le porte non si aprono.
Quali sono le tendenze 2016?
Come colori, specialmente nel musicale, i colori vivaci e “multicolor” non sono molto graditi, piuttosto si va al bianco, all’oro, alla pioggia dorata rifinita con un verde o il rosa.
Se hanno dei colori da rispettare sul bouquet, chiedono di chiudere lo spettacolo con i colori del bouquet.
Ti ricordi di una richiesta “insolita”?
Lavorando spesso sul lago di Como, con sposi per lo più stranieri, sì. È capitato di dover costruire una scritta in russo, comprendeva il nome dei due sposi con la scritta “ti amerò per sempre” che, oltretutto, doveva arrivare a un punto preciso richiesto da loro, nel mezzo del lago, con la barca che spingeva la chiatta con sopra tutta la scritta.
Quanto tempo ha impiegato questa preparazione?
La preparazione della scritta così, soltanto la scritta, tra il montaggio prima e dopo ci vuole una giornata.
e poi sull’acqua…
Giusto, perché l’azienda con la quale collaboriamo quando siamo lassù, quella che ci noleggia la chiatta, è molto vicina a Villa d’Este e riusciamo a contenere il costo della chiatta. Quando si va più lontani aumenta anche il costo del noleggio, perché il lago di Como è lungo e i rimorchiatori non vanno come l’aliscafo (ride).
Quanto i social network ti aiutano nel tuo lavoro? Aggiorni il tuo profilo?
Come social mi avvalgo solo di Facebook per ora, e devo dire che alla fine la trovo una cosa positiva che cerco di tenere aggiornata, per lo più pubblicando dei filmati o delle foto degli eventi che facciamo. La ritengo una cosa abbastanza positiva per questo lavoro.
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