04 Ott Il Mercato Antiquario di Lucca
Origini della tradizione antiquaria di Lucca
A Lucca la ricerca del bello e il gusto per le opere d’arte, hanno radici solide e profonde: le patrizie famiglie lucchesi hanno sempre impreziosito con arredi pregiati le proprie ville e palazzi che sorgevano nel raggio delle sei miglia.
Nel corso dei secoli, infatti direttamente e tramite loro emissari, hanno costantemente ricercato, in Italia e nelle nazioni europee con cui intrattenevano rapporti commerciali, quadri, mobili e suppellettili di altissima fattura. Si è così costituita un’altissima concentrazione di opere che oggi sono raffinato antiquariato, dalle più svariate provenienze. La ricerca di personalizzazioni e migliorie, portò i nobili a commissionare gli arredi ad artisti locali i quali, riuscivano a migliorare la tecnica di realizzazione e lo stile.
Lo Stile Lucchese
Così è avvenuto, ad esempio, per lo Stile Impero introdotto sotto il Principato di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte e incoronata Principessa di Lucca nel 1805.
All’epoca infatti, per adeguare le loro dimore all’evoluzione dello Stile Impero, le famiglie commissionarono alle botteghe locali la realizzazione di arredi ispirati allo stile Francese, adeguato però al gusto locale.
Queste “correzioni” crearono a tutti gli effetti un nuovo stile, migliore nelle funzionalità e più leggero nelle forme. Pur facendo evidente riferimento allo Stile Impero, tutt’oggi quella variante viene riconosciuta come Stile Lucchese.
Il Mercato dell’Antiquariato di Lucca
La centrale via del Battistero oggi è definita la via degli antiquari. È in questa via che dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Commendatore Bruno Vangelisti, riconosciuto quale uno degli antiquari di maggior esperienza mondiale, apri la “Galleria Vangelisti”. L’iniziativa fu da subito seguita da altri apprezzati antiquari di Lucca che imitandolo, determinarono la grande concentrazione di botteghe antiquarie tutt’ora presenti in questa via. Nel 1970, grazie all’iniziativa degli antiquari lucchesi, nacque la prima edizione del locale mercato dell’antiquariato, sorto sull’esempio della manifestazione nata ad Arezzo due anni prima, nel giugno del 1968. Tra Arezzo e Lucca sorse ben presto un contenzioso sulle date di svolgimento delle manifestazioni, risolto chiamando la Regione Toscana a pronunciarsi.
Fu così deciso che la “Fiera Antiquaria di Arezzo” si sarebbe svolta il primo fine settimana del mese, mentre il “Mercato Antiquario Lucchese” si sarebbe tenuto nel terzo fine settimana.
Da allora, entrambe le manifestazioni si sono svolte senza nessuna interruzione. Il Mercato Antiquario Lucchese oggi è partecipato da più di 200 espositori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Essi riconoscono così la grande importanza di un’iniziativa che si distingue per qualità e quantità di oggetti esposti dall’alba del sabato fino al tramonto della domenica. Il “Mercato”, che all’inizio occupava solo via del Battistero e piazza degli Antelminelli, con il crescere degli espositori, è arrivato oggi a occupare anche le piazze San Martino, San Giusto, San Giovanni e Bernardini.
Il richiamo che ha il Mercato, da sempre uno dei più importanti d’Italia, è molto forte e numerosissimi appassionati si muovono per venire a caccia di pezzi pregiati, raffinati, curiosi o solo originali, con cui arricchire le proprie abitazioni.
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