Fotografare un’emozione. Lo stile di ND Studio

Fotografi matrimoni

Fotografare un’emozione. Lo stile di ND Studio

David, Nicola ed Eleonora sono i titolari di ND Studio, un progetto di lavoro che intende andare oltre la semplice foto ricordo guardata distrattamente qualche anno dopo le nozze.
Questi ragazzi mettono tutta la loro passione, professionalità e impegno nel catturare le emozioni uniche e irripetibili suscitate dal e nel tuo matrimonio.

Si presentano in questa interessante intervista.

I video che compongono l’intervista integrale sono pubblicati sul nostro canale YouTube.

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Partiamo dal vostro percorso lavorativo? Da quanto tempo fate questo lavoro?

Nicola: Dal 2009, sono 8 anni.

Tutti più o meno venite dallo stesso percorso o avete avuto percorsi diversi prima di mettervi in società?

David: Percorsi decisamente diversi. Ognuno aveva il suo lavoro, siamo partiti io e Nicola in primis, con la passione della fotografia che si è trasformata in lavoro. Ci siamo specializzati nei matrimoni, quindi pian piano ci siamo licenziati dal vecchio lavoro e abbiamo aperto la società.

Vi definite fotografi 2.0: cosa significa? Qual è il vostro stile?

Nicola: 2.0 perché fondamentalmente quando siamo partiti siamo stati tra i primi a sfruttare a pieno le varie Fotografo matrimoniotecnologie digitali, di comunicazione, social network soprattutto, che ci hanno permesso di farci conoscere bene. Il nostro punto di forza nei primi anni è stato soprattutto quello di avere un approccio completamente diverso rispetto agli studi già esistenti al tempo e siamo arrivati senza preconcetti, senza idee già stabilite, ci siamo posti in maniera diversa dagli altri, a volte sbagliando, però in certi casi indovinando molte scelte, fondamentalmente.

Eleonora, qual è secondo voi il punto di forza in questo lavoro?

Eleonora: Sicuramente il fatto che siamo complementari: ognuno di noi lavora in modo simile, però ognuno mette del suo e questo alla fine porta un risultato sempre di qualità e diverso in ogni matrimonio.

Operate solo in Toscana o uscite anche dai confini?

Foto matrimonioNicola: Fortunatamente negli ultimi anni si fa un po’ tutta l’Italia. Prevalentemente la Toscana, è la nostra zona, però abbiamo anche la fortuna di lavorare un po’ in costiera amalfitana. Abbiamo fatto qualcosa nel Nord Italia, ci divertiamo a gironzolare…

Eleonora: …e aiuta perché comunque, a cambiare posto anche la creatività si sviluppa diversamente. Andare sempre negli stessi posti porta a fare un lavoro simile, invece queste cose ti aiutano a vedere cose differenti.

Quali sono le difficoltà che incontrate nel realizzare un servizio fotografico?

Nicola: La prima è l’organizzazione. Spesso le coppie sono disorganizzate, cerchiamo di consigliarle già dal primo incontro; se vediamo che c’è un’idea di organizzazione che è fallimentare cerchiamo di dar loro un’imbeccata.
Il nostro approccio in generale è quello di non essere troppo invasivi né troppo rompiscatole, però se una coppia mi dice che si sposa alla chiesa di Portovenere e fa il ricevimento a Livorno (non è una barzelletta, ci è capitato un preventivo del genere), magari la facciamo riflettere sul fatto che la distanza in quel caso può avere un suo aspetto negativo.

David: Le problematiche, come in tutti i lavori, sono varie e sono legate ad aspetti diversi; uno è l’organizzazione, uno è l’entrare in sintonia con i ragazzi. Abbiamo la fortuna di essere ancora abbastanza giovani, quindi è anche più facile entrare in sintonia con loro.
Un altro aspetto che è legato al nostro lavoro, che è probabilmente una delle difficoltà maggiori, è legato alla realizzazione del servizio: a noi piace lavorare in una determinata maniera, un modo di lavoro che ti costringe a stare sempre attento a tutto quello che accade durante la giornata, come sanno tanti fotografi che lavorano come noi.
Foto matrimoniÈ proprio una fatica mentale, non solo fisica, perché durante la giornata del matrimonio, che sono tante ore, stare sempre a fare il cecchino che guarda, noi ci dobbiamo accorgere se il bimbo sta per fare quella cosa, se il cane sta per saltare sul tavolino, se la nonna sta per cascare… sono cose che alla fine del servizio ti fanno la differenza e se riesci a immortalarle ti restano per sempre.

Nicola: La nonna se cade cerchi anche di prenderla, se sei vicino.

Eleonora: Prima fai la foto e poi cerchi di prenderla…

David: C’è una difficoltà legata al modo di lavoro, poi l’organizzazione, la lingua, le usanze diverse se si lavora con gli stranieri, il meteo…

Le condizioni atmosferiche vi possono creare qualche difficoltà in più durante un servizio fotografico?

Nicola: Quando piove, per quanto un matrimonio sia bene organizzato, è sempre un elemento di fastidio. Può dare Fotografo matrimonistimoli creativi, nella fotografia condizioni meteo strane li danno, però bene o male un pochino di difficoltà le crea.
Un po’ di pioggerellina può essere bella, un cielo carichissimo di nuvole è bellissimo in fotografia; un acquazzone che mette la sposa in condizione di non potersi muovere, ovviamente un pochino il matrimonio lo guasta.
Noi diamo una specie di assicurazione ai nostri sposi dicendo: “Se tu avessi la sfortuna di essere sposa bagnata, ti garantiamo la possibilità di tornare a rifare un po’ di foto dopo il matrimonio. Noi quel giorno scattiamo foto, facciamo tutto quello che possiamo, diamo comunque il 100% delle nostre capacità. Dopo il matrimonio, ritornati dal viaggio di nozze, ci prendiamo un pomeriggio, si va un’oretta a fare un po’ di foto, senza che dobbiate pagare nulla in più. Così siete anche più rilassati, avete un risultato migliore”.
Vedo che gli sposi apprezzano molto e li rassicura su questo aspetto, perché ci pensano sempre tutti al fatto dell’acqua.

Cos’è un reportage di matrimonio?

Eleonora: Un reportage di matrimonio è una gran fatica, perché come diceva prima David, è una tipologia di fotografia diversa: resti dietro le quinte e cerchi di narrare tutta la giornata.
Il giorno del matrimonio è lungo, per noi parte dalla preparazione della sposa, la preparazione dello sposo, vengono seguiti in chiesa, dopo la chiesa, un pochino di esterne, la villa, i balli… e noi siamo sempre con loro, praticamente siamo le persone che si godono più in assoluto gli sposi perché stiamo tutto il giorno a contatto con loro.
Il fatto di avere questo tipo di fotografia, per quanto ci riguarda è più bello, perché hai una foto più spontanea, cioè riesci, quando metti la foto su carta, a raccontare con degli scatti che sono molto veri rispetto magari a una foto posata che, pur bella che sia, è molto più complicata farla per noi e per i ragazzi che, comunque, non nascono modelli, ma sono persone normali e quindi si trovano un pochino più in difficoltà.
È più faticosa perché ti ritrovi tutto il giorno a dover sapere quello che succederà perché tu sei lì e devi fare l’uscita Foto matrimoniodalla macchina, che ci può essere la ventata che porta via il velo e ti porti a casa uno scatto stupendo. Quindi è molto più faticosa perché hai quelle 12, 13, 14 ore dove la tua visuale è mono-occhio.

Nicola: Fondamentalmente un reportage è un racconto per immagini della giornata.

Siete l’ombra degli sposi…

Nicola: Siamo l’ombra ma devi essere anche un ninja, nel senso che gli sposi non si devono accorgere che tu ci sei, gli ospiti non si devono accorgere, essere l’ombra. Tutti i fotografi spesso lo sono, però puoi essere l’ombra rompendogli le scatole, chiedendogli di fare cose, oppure essere l’ombra alla quale loro si abituano e non si accorgono più che ci sei.
Quindi noi fondamentalmente si parte dai preparativi fino alla fine della cerimonia, gli sposi sanno che noi ci siamo, sanno che noi stiamo facendo il nostro lavoro bene, ma noi cerchiamo di non chiedere nulla a loro se non veramente poche cose, in modo che loro si godano il matrimonio, però sono tranquilli che hanno accanto 1 o 2 professionisti che gli danno un risultato all’altezza delle aspettative.
Fotografo per matrimoniNormalmente poi, perché anche questo va detto, tra la cerimonia e il ricevimento un’oretta la dedichiamo solamente agli sposi e lì puntiamo a fare la foto un po’ più posata. Siamo bravi a fare anche quella, però il nostro punto di forza è di fare un racconto per immagini, senza disturbare gli sposi.

David: Siamo l’ombra lunga, quella della sera, non quella di mezzogiorno che ti opprime, che ti sta lì vicino, siamo quella bella lunga con la luce giusta.

Eleonora: E poi basta uno sguardo, non siamo vicini a loro, però come si girano ci trovano subito.

David: Ci sono coppie che se la sentono di più, gli piace posare e quindi già a casa della sposa, durante la preparazione, un pochino più da modella vuol fare e noi chiaramente ce la godiamo. Ci sono quelle che sono un pochino più diffidenti alla fotografia, gli piace però non si piacciono loro al centro della foto, in quel caso, devi chiaramente lavorare in maniera reportagistica.

In cosa consiste un servizio prematrimoniale? È molto richiesto?

Nicola: È un servizio che abbiamo introdotto praticamente il secondo anno che abbiamo aperto, è un ottimo strumento per conoscere gli sposi. È una breve sessione, anche solamente un’ora, che però ti fa capire tanto di chi hai davanti e permette agli sposi di capire tanto di noi.
Ad esempio, andiamo in spiaggia, al lago qui da noi, fortunatamente siamo circondati da zone molto belle, in città a Lucca, facciamo un po’ di foto insieme.
Queste foto ci permettono di vedere come gli sposi reagiscono di fronte all’obiettivo e loro vedono che possono apparire molto più belli di quello che pensano, che è la prima paura che tutti hanno; la cosa che ci dicono tutti è: “Io vengo brutto”, “io ho il naso grosso”, “io chiudo gli occhi”, “io storco la bocca”. Quando poi vedono le foto di prima del matrimonio dicono: “mah, così male come pensavo non vengo”, sono molto più rilassati.
Fotografo per matrimonioQuest’anno abbiamo avuto una sposa che era quasi terrorizzata dalle foto, una volta fatto il prematrimoniale è diventata una modella.

Eleonora: È prendere sicurezza e poi è un bel ricordo, perché hai una serie di foto (e parlo da donna) vestita anche in modo semplice, che puoi riutilizzare senza che tu abbia sempre l’abito da sposa, perché comunque in tutte le foto del matrimonio hai l’abito, quindi hai una doppia formula che è carina.

Nicola: Hai delle belle foto da fidanzati, oppure per chi, ora è un classico, ha dei bambini, hai delle foto di famiglia in un contesto più easy, fatte da un professionista.

David: Per noi è sempre stata una passeggiata con annessa una sessione fotografica e non viceversa, si fa una sessione fotografica e si cammina per arrivare dal punto A al punto B; questo proprio perché nasce dal fatto che noi vogliamo conoscere e vogliamo che le coppie ci conoscano meglio una volta usciti dalla scrivania, tra una battuta e l’altra.

Qual è secondo voi la caratteristica che si deve avere, l’accortezza in più che non deve mancare?

Nicola: Le emozioni. Secondo me la cosa che non deve mai mancare in un servizio di matrimonio è la foto che ti emoziona, sicuramente.
Sì, ci deve essere la foto in posa, la foto con la mamma, con la zia, magari quella è in grado di fartela anche l’amico. Noi siamo lì perché dobbiamo catturare le emozioni.
David: Perché il matrimonio è una giornata emozionante, non è un servizio per una rivista di moda. C’è chi vuole anche la ricerca di una foto un pochino più “wow“ però parte tutto dal portare a casa delle foto che un giorno ti faranno piangere, sorridere o ricordare persone che nel corso degli anni poi non ci sono più.

Il budget di spesa è una voce che riguarda vari aspetti di un matrimonio e comunque di un evento: per creare un bel servizio fotografico si deve spendere molto?

Nicola: Si deve spendere il giusto, normalmente io mi occupo di fare i preventivi con le coppie, quello che dico un po’ Fotografo matrimonioa tutti è questo: per grande o piccolo che sia il matrimonio, un minimo di spesa va intorno, se sei bravo, ai diecimila euro e sei veramente un ottimo manager se riesci a realizzarla.
Tutti questi soldi sono fatti da: abito, villa, fiori, cibo… tutte cose importantissime in cui è giusto spendere, assolutamente; però sono nelle nostre mani fondamentalmente, perché se te prendi un bellissimo abito, un bellissimo decoro floreale e una bellissima villa, ma affidi il servizio fotografico a un fotografo che non sa valorizzarli, tutti questi soldi è come se tu li tirassi via perché non ne avrai un ricordo all’altezza delle aspettative.
Quello che noi diciamo sempre è che il budget del fotografo non va trascurato e fortunatamente le persone non lo trascurano più di tanto, sanno che il fotografo è un costo da tenere in considerazione. Il prezzo può variare, a volte anche dal periodo dell’anno, è una cosa a cui nel budget va data la sua importanza.

Eleonora: Ci sono tantissime spose che vengono poi a vedere le foto dopo il matrimonio e notano cose che quel Fotografie matrimoniogiorno non hanno visto, perché, comunque sia, sono talmente rapite dalla giornata, dal considerare tutte le persone, gli amici, i parenti che non vedono magari il fiorellino sul tovagliolo cui però hanno dedicato sei mesi di tempo per selezionarlo. Noi siamo lì anche per questo e dicono: “Guarda com’era bella la tavola e non l’ho neanche vista perché ero all’aperitivo e mi hanno fermato tutte le zie e sono dovuta stare lì a parlare con loro”.

Nicola: Ingaggiare quel giorno un fotografo che magari chiede un budget un po’ più alto di altri, però è in grado di valorizzarti tutto l’investimento del matrimonio, secondo me è molto importante.

Con quanto anticipo è bene contattarvi?

Fotografi matrimoniNicola: Dipende, non c’è una regola. Diciamo per il primo fine settimana di settembre, è meglio se ci chiami un anno prima, a volte anche un anno e mezzo… tipo, il 1 luglio di quest’anno lo abbiamo riempito con un anticipo spaventoso, ci sono date che a volte la settimana prima sono sempre libere.
Diciamo che se uno si sposa da maggio a ottobre, noi consigliamo non oltre i 6 mesi, poi c’è chi è fortunato e ci trova disponibili perché siamo stati sfortunati noi, in quel caso.

Eleonora: O perché magari prenotano per date infrasettimanali, che è più semplice trovare libere.

Nicola: Una cosa che noi stiamo spingendo molto sono i matrimoni nei giorni infrasettimanali. Tutto il mercato del matrimonio cerca di spingere queste giornate, perché magari uno riesce a contenere un pochino più il prezzo, tutti sono più disponibili anche a fare uno sconto e ti permettono magari di organizzarti con un anticipo minore.

Gli sposi arrivano da voi, concordano il servizio fotografico e quindi siete voi che lo realizzerete o vi avvalete anche di altri collaboratori?

Nicola: Noi diamo la garanzia nel contratto che il servizio sia realizzato da uno di noi tre, quindi abbiamo persone che ci affiancano, che ci aiutano, ma non deleghiamo a nessuno.
Questo è stato un grosso cancro della fotografia di matrimonio: chi ha delegato ad altri il servizio ha rovinato il nostro mercato, ha dato ai fotografi di matrimonio la fama del furfante. È una cosa che è durata per tanti anni e in tanti casi tante persone hanno fatto onestamente, dando dei buoni risultati, altri l’hanno fatto in maniera truffaldina. Fortunatamente la nostra generazione di fotografi si è data questa regola che porta solo ottimi risultati e l’affidabilità, quindi siamo ritornati a essere professionisti di cui ti puoi fidare come è l’avvocato, come è l’architetto e non magari un bottegaio.

Eleonora: Anche perché, magari uno viene e vede determinate immagini che sono state prodotte da queste mani e quindi non è nemmeno giusto mandare una persona, pur brava che sia, ma che magari non ha lo stesso stile.

Cosa succede dopo il matrimonio? Album, selezione delle foto e quant’altro, raccontateci un po’.

Nicola: Noi il giorno del matrimonio scattiamo tante foto: quando sono poche sono 1500, si arriva anche a 3000, non c’è una regola. Noi facciamo tutte le foto che riteniamo necessarie per raccontare bene il giorno del matrimonio, poi ci rincontriamo con i ragazzi a distanza di qualche mese e facciamo non una selezione proprio specifica: vogliamo capire il gusto dei ragazzi, quindi guardiamo un po’ le foto assieme. Non è che gli diamo i provini e poi li guardano a casa, perché non ci sembra professionale.
Ci mettiamo al computer con i ragazzi, si fa una scrematura delle foto, più che altro ci piace capire dove si piacciono, cosa gli piace, come hanno in mente di confezionare il loro album, chi vogliono all’interno dell’album, perché capita spesso che fai foto durante la messa a persone che hanno invitato “perché dovevo”, ma non le vogliono assolutamente nell’album, che è abbastanza un classico.
Poi si passa al montaggio in digitale dell’album, rivediamo le coppie successivamente al matrimonio per vedere
questo montaggio. Se non va bene facciamo tutte le modifiche che vogliono, una volta che il montaggio dell’album è ok scegliamo la tipologia dell’album, ci sono varie tipologie, oppure si può fare il tipico fotolibro, si possono fare album classici.
Una volta deciso il digitale, si passa a scegliere la tipologia stampata su carta e a quel punto, assieme all’album, consegniamo questo cofanetto che è un box in leggio che abbiamo fatto negli ultimi anni. Contiene una chiavetta USB con tutte le foto della giornata, quindi loro hanno tutte le foto in alta risoluzione, stampiamo anche una ventina di foto in formato 10×15, quindi hanno un pacchettino, un ringraziamento finale. Fondamentalmente loro hanno Fotografi-matrimoniotutte le tremila foto.
Quelle che vanno nell’album normalmente sono almeno un centinaio, si può andare dalle 100 alle 130, di media.

David: Anche 150, dipende anche dal tipo di matrimonio.

È comunque un kit completo, un omaggio molto carino per gli sposi.
Io concluderei questa piacevole chiacchierata con un’ ultima domanda a Davide e ti prego di essere il più sincero possibile nella risposta: la tua barba è vera?

David: Dice di sì

Nicola: Però sono finti i capelli di Eleonora!

Eleonora: E se la pettina pure!

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