Quella dei Bernardini è una delle più note e antiche famiglie lucchesi. Se ne hanno notizie storiche già dalla seconda metà del XII secolo con Guido Bernardini, Signore di Montemagno.
Gli archivi storici di Lucca testimoniano l’importante contributo di questo personaggio alla stabilità e alla governabilità della città di Lucca, all’epoca contesa tra consoli lucchesi e potestà forestieri.
La Famiglia Bernardini ha svolto sin da allora un ruolo determinante nella guida e nell’amministrazione della politica lucchese.
Ruoli importanti della casata nella guida e nello sviluppo della città di Lucca
Giovanni Bernardini fu il primo rappresentante a entrare nel governo della Repubblica nel 1378, nel 1388 divenne Gonfaloniere.
Da allora i Bernardini furono Gonfalonieri della Repubblica (Magistrati dei comuni medievali) per ben 72 volte, l’ultimo fu Cosimo nel 1798.
Tra i personaggi più importanti del casato va indubbiamente ricordato Inghiramo di Montemagno che fu potestà di Lucca negli anni 1200, 1203 e 1204 e capitano dell’esercito di Lucca nell’anno 1222 in occasione delle guerre contro Pisa, Pistoia e la potente fazione dei Porcaresi.
Martino Bernardini (Lucca 1487 – Lucca 1568) fu promotore della cosiddetta riforma martiniana, la quale stabiliva, a partire dal 1556, che a Lucca non potessero aspirare alle cariche della repubblica i discendenti da genitori stranieri e del contado, eccettuati gli stranieri a cui fosse stata concessa la cittadinanza e le famiglie del contado i cui membri avessero già rivestito cariche pubbliche.
Questa legge preparò l’accentramento dell’autorità nel patriziato cittadino allo scopo di impedire alla repubblica di cadere sotto l’egemonia di governanti forestieri. La Repubblica oligarchica di Lucca che iniziò allora, ebbe fine nel 1799 con l’arrivo delle truppe napoleoniche.
Anche dopo l’invasione da parte di Napoleone, alla fine del XVIII secolo, la famiglia continuò a dare il proprio contributo all’amministrazione delle questioni politiche: Federico Bernardini (1742-1818) fu infatti senatore del principato e poi aiutante di campo di Felice Baciocchi, Principe di Lucca, mentre sua moglie Eleonora de Nobili fu Dama particolare della moglie di Felice, la Principessa Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone.
Altri noti esponenti furono:
Paolino, predicatore domenicano (Lucca 1518 – Napoli 1585); amico di s. Filippo Neri, collaboratore di G. Leonardi, fondò (1573) una Congregazione della stretta osservanza negli Abruzzi; scrisse una difesa del Savonarola e una Concordia ecclesiastica contra tutti gli heretici (1552).
Francesco, zelatore della Controriforma in Lucca col beato Giovanni Leonardi.
Cesare, che da Carlo V ottenne il titolo di Conte Palatino per sé e per i suoi discendenti.
Il blasone della famiglia Bernardini
Stemma araldico della famiglia Bernardini
Lo stemma araldico della famiglia Bernardini, è costituito da una decusse bianca in campo rosso con al centro un crescente di luna dritto, simbolo che indica la partecipazione della famiglia Bernardini a una crociata.